
PRODOTTI FITOSANITARI: QUALI SONO GLI EFFETTI TOSSICI?
Gli effetti tossici di prodotti fitosanitari sull’operatore che li utilizza per lavoro variano in relazione al tipo di principio attivo contenuto, alla formulazione del prodotto e alla concentrazione, modalità e tempi di esposizione al prodotto. Importanti sono anche le “caratteristiche biologiche” del soggetto che utilizza i prodotti fitosanitari (es. maggiore o minore sensibiità ai componenti) e le vie di penetrazione nell’organismo umano.
Distinguiamo una tossicità acuta ed una cronica. Nel primo caso gli effetti tossici (come nausea, dolori addominali, diarrea, calo della vista…) si manifestano immediatamente, o comunque in tempi molto brevi; nel secondo caso, invece, le conseguenze dell’esposizione possono manifestarsi anche dopo mesi, o anni, soprattutto per accumulo della sostanza tossica nell’organismo. In questo caso possono esserci semplici reazioni di sensibilizzazione, ma anche patologie molto più gravi, come la comparsa di tumori.
A seconda della loro pericolosità si possono identificare i prodotti tossici in:
- Tossici acuti e tossici in caso di aspirazione, che producono danni a carico di diversi apparati se ingeriti, assorbiti o inalati.
- Corrosivi, che sono causa di gravi lesioni in caso di contatto.
- Irritanti, che provocano una reazione infiammatoria sulla pelle o alle mucose qualora vi sia un contatto prolungato o ripetuto.
- Sensibilizzanti, che provocano ipersensibilizzazione con conseguenti reazioni allergiche in caso di inalazione o assorbimento cutaneo.
- Cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione (CMR), che sono in grado, tramite diverse vie di penetrazione, di provocare l’insorgenza di neoplasie o aumentarne la probabilità, o ancora che possono causare mutazioni genetiche.